L’intervento di gruppo, che in genere prevede due incontri settimanali, fa leva sullo spirito di gruppo. L’interazione e la partecipazione riducono il peso psicologico dell’obesità (non si è ‘soli’ nella propria malattia) e si può fare tesoro delle esperienze degli altri (suggerimenti, condivisione di vissuti, strategie alternative alle proprie ecc.).
All’interno del gruppo si può trovare la forza necessaria a far emergere le proprie risorse per superare i momenti di crisi, trasformandoli in potenti stimoli di rinnovamento, cambiamento.
La vita di gruppo diventa un mezzo e un metodo di formazione perché favorisce la maturità personale e sociale, attraverso la relazione interpersonale e l’acquisizione di adeguati modelli di comportamento che siano liberi, consapevoli e costanti.
L’intervento è integrato con il “Metodo Beck” ovvero un approccio innovativo in cui vengono impiegati i principi e le tecniche della terapia cognitiva per dimagrire e mantenere nel tempo il peso raggiunto.
Infatti, in un volume recentemente pubblicato, Dimagrire con il Metodo Beck – edizione a cura della Dott.ssa Antonella Montano, direttrice dell’Istituto A.T. Beck (Erickson, 2008) [istituto A.T. Beck Pubblicazioni], Judith Beck propone alcune novità per il trattamento del sovrappeso e dell’obesità.
Nucleo principale dell’intervento, che si avvale delle tecniche cognitivo-comportamentali, è di eliminare le tentazioni di trasgredire la dieta. In particolare si lavora per:
- Evitare di cercare conforto nel cibo in situazioni di stress o all’insorgere di emozioni negative
- Praticare in maniera costante l’attività fisica
- Affrontare gli eventuali momenti di sfiducia che si possono presentare in seguito alla possibile ripresa di peso come incidenti di percorso e non come un fallimento