L’Insonnia e di Disturbi Psicotici

L’Insonnia e di Disturbi Psicotici

I problemi nella fase di addormentamento

La letteratura scientifica riporta una nota associazione fra i disturbi del sonno e i disturbi psicotici (Soehner et al., 2013). Il disturbo psicotico, data la presenza di deliri e allucinazioni, può essere molto invalidante per chi ne soffre. I suoi sintomi, a causa delle emozioni di ansia e paura che provocano, possono causare significativa difficoltà nell’addormentamento. In presenza di paranoia, ad esempio, la persona può provare il timore che stia per accadere qualcosa di brutto a se stessa o alla propria famiglia durante il sonno, accentuando in questo modo la paura di addormentarsi.

L’influenza dell’insonnia sui sintomi psicotici

L’insonnia, a sua volta, tende ad aumentare la serietà dei sintomi del disturbo, aggravando ulteriormente la presenza di allucinazioni, pensieri di persecuzione, errori percettivi e di ragionamento. Negli ultimi anni, le neuroscienze hanno dimostrato una forte relazione causale fra un sonno disturbato e l’innesco di sintomi psicotici. Gli studi svolti mostrano, infatti, il ruolo cruciale giocato dall’insonnia nell’innesco di sintomi psicotici, come nel caso della schizofrenia (Petrovsky et al., 2014). Le persone che soffrono di schizofrenia lamentano spesso un sonno irregolare che si può manifestare nelle ore notturne come in quelle diurne. Le ore dormite possono essere troppe o troppo poche, un problema spesso accentuato dall’assenza di una regolare routine quotidiana. Nel paziente con schizofrenia la struttura del sonno è spesso irregolare, caratterizzata dalla diminuzione del sonno profondo e dall’incremento del sonno leggero che causano sonno non ristoratore e stanchezza durante le ore diurne. Il cambiamento della struttura del sonno può essere anche un segno anticipatorio dell’esordio del disturbo, o può segnalare che la psicosi sta per ripresentarsi dopo un periodo di benessere, fungendo quindi da segnale d’allarme. Inoltre il sonno disturbato, nel paziente con psicosi, è spesso aggravato dalla presenza di apnee ostruttive del sonno a causa del sovrappeso, problema molto comune nelle persone che soffrono di questa patologia.

Il trattamento

Il disturbo psicotico prevede due tipologie di trattamento: la psicoterapia e la somministrazione di farmaci antipsicotici. Il trattamento del disturbo del sonno a esso associato si inserisce all’interno della psicoterapia, attraverso un protocollo di terapia cognitivo-comportamentale. L’obiettivo di tale trattamento ha una comprovata efficacia nel miglioramento della qualità del sonno, delle abitudini sonno-veglia e nella modifica dei pensieri disfunzionali che causano le difficoltà di addormentamento (Freeman et al., 2015). La TCC-I (Terapia Cognitivo-Comportamentale per l’Insonnia) si è mostrata efficace nel migliorare il sonno e il generale funzionamento diurno in persone con psicosi e insonnia (Waters et al., 2020).

Riferimenti bibliografici:

  • Cohrs S. “Sleep disturbances in patients with schizophrenia. Impact and Effect of Antipsychotics”. CNS drugs, 2008. 22:939-962.
  • Freeman D, Waite F, Startup H, et al., “Efficacy of cognitive behavioural therapy for sleep improvement in patients with persistent delusions and hallucinations (BEST): a prospective, assessor-blind, randomised controlled pilot trial”. 2015. 2;975–983.
  • Petrovsky N, Ettinger U, Hill A, et al. “Sleep Deprivation Disrupts Prepulse Inhibition and Induces Psychosis-Like Symptoms in Healthy Humans”. J Neurosci. 2014. 34: 9134-9140.
  • Soehner AM, Kaplan KA, Harvey AG. “Insomnia comorbid to severe psychiatric illness”. Sleep Med Clin. 2013. 8: 361–371.
  • Waters F, Chiu VW, Dragovic M & Ree M. Different patterns of treatment response to Cognitive-Behavioural Therapy for Insomnia (CBT-I) in psychosis. Schizophrenia Research, 2020. 221: 57–62.

Autore/i

Dott.ssa Cristina Marzano

Dott.ssa Cristina Marzano

Psicologa, Dottore di Ricerca (PhD) in Psicologia Cognitiva, Psicofisiologia e Personalità, e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. E’ docente interno dell’Istituto A.T. Beck per le sedi di Roma e Caserta. Conduce gruppi di Dialectical Behavior Therapy (DBT). Le principali aree di interesse sono l’insonnia, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi associati al Trauma. E’ iscritta all’Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione (AISTED).

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