Perché si sviluppa insonnia nelle persone con PTSD?
I problemi di sonno sono un sintomo comune nel disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Il PTSD è dato dalla reazione a un evento stressante, caratterizzata dal non sentirsi più in grado di esercitare un adeguato controllo su se stessi in una situazione di rischio. Quando l’organismo si trova in una simile condizione, la persona, a causa dell’effetto di neurotrasmettitori (come l’adrenalina) che la tengono in uno stato di allerta costante, risente di significative difficoltà di rilassamento e addormentamento. In questo modo il normale ciclo di sonno è spesso interrotto. Una simile condizione può sviluppare insonnia, incubi e affaticamento diurno.
La presenza di tali sintomi nel paziente con PTSD è associata a una maggiore probabilità di depressione, abuso di sostanze e tentativi di suicidio.
I problemi del sonno associati al PTSD
I più comuni disturbi del sonno presenti nelle persone con PTSD sono:
- Frequenti flashbacks e pensieri preoccupanti nelle ore serali che rendono difficoltoso l’addormentamento
- Alti livelli di vigilanza che provocano difficoltà ad addormentarsi
- Ansia e irrequietezza accentuata al buio e durante le ore notturne
- Scarsa qualità del sonno e conseguente stanchezza diurna che spesso portano la persona a fare uno o più riposini durante il giorno. Questo può interferire col tentativo di riuscire a dormire in modo continuativo per un’intera notte
- Frequenti incubi terrificanti che svegliano e spaventano fortemente la persona. Questi episodi rendono molto difficoltoso l’addormentamento successivo al risveglio
Inoltre molte persone, per alleviare le sensazioni negative fisiche ed emotive conseguenti al trauma, ricorrono ad alcool o ad altre sostanze. L’assunzione di tali sostanze, tuttavia, non solo rischia di complicare il processo di guarigione, ma tende anche ad aggravare i problemi di sonno già presenti.
Trattamento
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è uno dei trattamenti maggiormente indicati per il Disturbo da Stress Post-Traumatico (Kar, 2011). In presenza di disturbi del sonno sopra descritti, il trattamento può essere affiancato anche da un programma di terapia cognitivo-comportamentale specifico per l’insonnia (TCC-I), finalizzato all’apprendimento di sane abitudini di igiene del sonno e alla modifica dei pensieri disfunzionali legati all’insonnia (Talbot et al., 2014). Infatti, la TCC-I si è mostrata efficace anche in persone con PTSD (Brownlow et al., 2020). Se opportuno, può essere valutata l’introduzione temporanea di un supporto farmacologico al trattamento.
Riferimenti bibliografici:
- Brownlow JA, Miller KE & Gehrman PR. “Treatment of Sleep Comorbidities in Posttraumatic Stress Disorder”. Curr Treat Options Psych. 2020; 7: 301-316.
- Kar N. “Cognitive behavioral therapy for the treatment of post-traumatic stress disorder: a review”. Neuropsychiatr Dis Treat. 2011; 7: 167-181.
- Talbot LS, Maguen S, Metzler TJ, et al. “Cognitive behavioral therapy for insomnia in posttraumatic stress disorder: a randomized controlled trial”. Sleep. 2014; 37:327-41.