Distimia, cos’è? Sintomi, cause e trattamento

Distimia, cos’è? Sintomi, cause e trattamento

Cos’è la distimia?

La distimia (detta anche disturbo depressivo persistente) è una forma lieve, ma cronica di depressione. I sintomi solitamente durano per almeno due anni e spesso per periodi più lunghi. La distimia interferisce con il funzionamento del soggetto che ne è affetto, compromettendone la qualità di vita. Vi è una tendenza a criticarsi e lamentarsi costantemente e questo rende chi ne è affetto incapace di trarre piacere dalle attività di ogni giorno. Il disturbo può insorgere precocemente (prima dei 21 anni) o tardivamente (21 anni o oltre).

Se soffri di distimia, potresti trovare difficile essere ottimista anche in occasioni felici: potresti essere descritto come avente una personalità cupa, che si lamenta costantemente o incapace di divertirsi. Sebbene il disturbo depressivo persistente non sia grave come la depressione maggiore, il tuo attuale stato d’animo depresso può essere lieve, moderato o grave.

Quali sono i sintomi della distimia?

Secondo l’American Psychiatric Association (2013), per fare diagnosi di distimia, una persona deve sentirsi depressa per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno due anni. Non deve esserci un periodo libero da sintomi più lungo di due mesi e il soggetto deve avere almeno due dei seguenti sintomi:

  • Scarso appetito o iperfagia
  • Insonnia o ipersonnia
  • Scarsa energia o astenia
  • Bassa autostima
  • Difficoltà di concentrazione o indecisione
  • Sentimenti di disperazione

Se la distimia non viene affrontata in modo efficace, di solito sfocia nella depressione maggiore. A volte, un episodio di depressione maggiore può verificarsi in aggiunta alla distimia: in questo caso, si è di fronte a una “doppia depressione”.

La distimia, infatti, si presenta di solito in comorbidità con altri disturbi, principalmente con: depressione, ansia, disturbi di personalità, abuso di alcool e sostanze

Nei bambini, i sintomi della distimia possono includere umore depresso e irritabilità.

Quali sono le cause della distimia?

Come per la maggior parte dei disturbi mentali, anche la distimia non ha un’unica causa scatenante. I fattori di rischio che contribuiscono al suo sviluppo possono essere:

Biologiche: gli individui con distimia possono avere dei cambiamenti fisici nel cervello. Il significato di questi cambiamenti è ancora incerto, ma potrebbe aiutare a scoprire le cause della distimia. Differenti aree del cervello degli individui con distimia tendono a rispondere in modo diverso a emozioni negative quali paura e tristezza e ad alcune sensazioni fisiche rispetto alle aree cerebrali dei soggetti non affetti.

Genetiche: la distimia sembra essere più comune in coloro i quali hanno parenti biologici affetti dalla stessa condizione.

Ambientali: proprio come per la depressione, anche per la distimia l’ambiente gioca un ruolo importante. Le cause ambientali sono, ad esempio, le situazioni difficili da affrontare, la perdita della persona amata, i problemi economici o alti livelli di stress, oltre a esperienze di neglect o abuso durante l’infanzia.

Esistono, poi, altre condizioni che possono essere collegate alla distimia, ossia:

  • Ridotta qualità della vita
  • Depressione maggiore, disturbi d’ansia e altri disturbi dell’umore
  • Abuso di sostanze
  • Difficoltà relazionali e conflitti familiari
  • Problemi scolastici e lavorativi e diminuzione della produttività
  • Dolore cronico e malattie mediche generali
  • Pensieri o comportamenti suicidari
  • Disturbi della personalità o altri disturbi della salute mentale

Quando consultare uno specialista?

Poiché quello che provi dura da così tanto tempo, potresti pensare che faranno sempre parte della tua vita. Ma se ti riconosci nei sintomi della distimia, consulta uno specialista.

Puoi parlare con il tuo medico di base dei tuoi sintomi. Oppure cerca aiuto direttamente da un professionista della salute mentale (psicoterapeuta, psichiatra). Se sei riluttante a vedere un professionista della salute mentale, contatta qualcun altro che potrebbe essere in grado di aiutarti a guidarti verso il trattamento, che si tratti di un amico o di una persona cara, un insegnante o qualcun altro di cui ti fidi.

Se pensi di poterti ferire o tentare il suicidio, chiama immediatamente il numero di emergenza locale e/o contatta uno specialista.

Il trattamento psicoterapeutico della distimia

I due principali trattamenti per il disturbo depressivo persistente sono i farmaci e la psicoterapia. L’approccio terapeutico consigliato dipende da fattori quali:

  • Gravità dei sintomi
  • Desiderio di affrontare problemi emotivi o situazionali che influenzano la propria vita
  • Preferenze personali
  • Metodi di trattamento precedenti
  • Capacità di tollerare i farmaci
  • Altri problemi emotivi

La psicoterapia può essere la prima raccomandazione per bambini e adolescenti con disturbo depressivo persistente, ma bisogna valutare il singolo caso. A volte sono necessari anche antidepressivi.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è un approccio che vanta un’efficacia evidence-based per il trattamento della distimia e, in generale, per i disturbi dell’umore.

La TCC, attraverso il cambiamento delle modalità cognitive distorte, alla base delle emozioni e dei comportamenti disfunzionali permette di:

  • Apprendere modalità adeguate per fronteggiare le situazione problematiche e ridurre lo stress
  • Rinforzare le abilità di funzionare nelle situazioni interpersonali e lavorative
  • Ridurre l’atteggiamento di negatività, disperazione e passività.

Farmaci

A causa della natura cronica della distimia, affrontare i sintomi della depressione può essere difficile, ma, come detto precedentemente, una combinazione di psicoterapia e farmaci può essere efficace nel trattamento di questa condizione.

I tipi di antidepressivi più comunemente usati per trattare la distimia includono:

  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
  • Antidepressivi triciclici (TCA)
  • Inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI)

Potrebbe essere necessario provare diversi farmaci o una combinazione prima di trovarne uno che funzioni. Ciò richiede pazienza, poiché alcuni farmaci necessitano di diverse settimane o più per ottenere il massimo effetto e per alleviare gli effetti collaterali man mano che il tuo corpo si adatta. 

Non interrompere l’assunzione di un antidepressivo senza parlare con il medico: il medico può aiutarti a ridurre gradualmente e in sicurezza il dosaggio. Interrompere bruscamente il trattamento o saltare diverse dosi può causare sintomi simili all’astinenza e interrompere improvvisamente può causare un improvviso peggioramento della depressione.

Quando si soffre di distimia, potrebbe essere necessario assumere antidepressivi a lungo termine per tenere sotto controllo i sintomi. 

Per saperne di più consulta la sezione dedicata alla farmacoterapia dei disturbi dell’umore.

Riferimenti Bibliografici

  • American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders: DSM-5. American Psychiatric Association, Washington, DC.

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Autore/i

Dott.ssa Mariangela Ferrone

Dott.ssa Mariangela Ferrone

Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Psicoterapeuta TMI (terapia metacognitiva interpersonale) livello EXPERT. Per molti anni è stata Coordinatrice del Centro di Psichiatria Perinatale e Riproduttiva, del Servizio di Psicoterapia e Counseling Universitario presso la UOC di Psichiatria – Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma. Attualmente è docente per l’insegnamento di “Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione” nel corso di laurea in Scienze Infermieristiche, sede Sant’Andrea presso la Facoltà di Medicina e Psicologia – Sapienza Università di Roma, nonché docente interno e supervisore clinico dell’Istituto A.T. Beck per le sedi di Roma e Caserta. Socio Aderente della SITCC (Società Italiana di Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva).

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