Disturbo Istrionico di Personalità (Cluster B)

Disturbo Istrionico di Personalità (Cluster B)

Il Disturbo Istrionico di Personalità: che cos’è?

Il disturbo istrionico di personalità è caratterizzato da una pervasiva ricerca di attenzioni e comportamenti eccessivamente drammatici che cominciano in età adulta e si presentano in una vasta gamma di situazioni.

Gli individui con disturbo istrionico di personalità sono affascinanti, energici, manipolativi, seduttivi, impulsivi, richiedenti ed esprimono in modo esagerato le emozioni. La loro personalità eccentrica induce facilmente gli altri al coinvolgimento, ma le relazioni risultano spesso superficiali e transitorie. Mostrano comportamenti eccessivamente drammatici ed esibizionismo emotivo. Un desiderio intenso di affetto e attenzione guida i loro comportamenti autocentrati, seduttivi e manipolativi, senza considerare il loro impatto sugli altri. Il loro comportamento provocatorio e/o seduttivo non è finalizzato alla relazione sessuale in sé ma rappresenta il personale tentativo di essere dipendenti e protetti.

Questo porta spesso a difficoltà interpersonali, a relazioni disturbate e battaglie emotive con la rabbia e l’umore basso che attribuiscono a cause esterne. La stessa modalità viene mostrata al terapeuta, e dunque la terapia è, spesso, sfidante con molte insidie. Non è facile, infatti, coinvolgerli nel trattamento visto che sono molto manipolativi, emozionalmente labili e facilmente frustrati e distratti.

I segni e i sintomi di questo disturbo sono solitamente egosintonici, ovvero spesso gli individui non riconoscono che gli altri possono percepire il loro comportamento come superficiale, eccessivo o manipolativo perché non lo considerano tale.

La parola chiave per questo disturbo è “espressività”, che implica la tendenza a drammatizzare o a rendere romantiche tutte le situazioni per cercare di impressione o catturare l’attenzione degli altri.

I dati provenienti da studi sulla popolazione generale suggeriscono che la prevalenza del disturbo istrionico di personalità è pari al 2-3%. Sebbene sia frequentemente diagnosticato nelle donne, il rapporto tra i sessi non è significativamente diverso.

Le caratteristiche psicologiche del disturbo

È utile analizzare le caratteristiche psicologiche degli individui con disturbo istrionico di personalità in termini di visione di se stessi e degli altri, credenze intermedie e profonde, strategie di coping (affrontamento) ed emozioni principali.

  • Visione di se stessi: dal momento che si sentono inadeguati e vulnerabili a essere ignorati, manifestano un’immagine di sé compensatoria di persone alla moda, che lasciano il segno e, dunque, meritevoli di attenzione.
  • Visione degli altri: vedono gli altri in modo favorevole fino a quando riescono ad attirare la loro attenzione, intrattenimento e affetto. Provano a formare forti alleanze con gli altri, con la condizione di essere al centro del gruppo e che gli altri giochino un ruolo di pubblico attento. Contrariamente alle personalità narcisistiche, gli istrionici sono molto coinvolti nelle interazioni con gli altri minuto per minuto e la loro autostima dipende dal ricevere continue espressioni di apprezzamento.
  • Credenze intermedie e profonde: i soggetti istrionici possono avere delle regole che rientrano nelle credenze intermedie, quali “si devono esprimere i sentimenti”, “si deve essere divertenti”, “si deve mostrare agli altri che ci hanno ferito”. Alcune delle loro assunzioni sono “se intrattengo o diverto gli altri allora sono meritevole”, “se non riesco a catturare l’attenzione degli altri, allora non valgo nulla, gli altri mi abbandoneranno”, “se gli altri non rispondono, sono scorretti”, “se non riesco a catturare la loro attenzione, sono impotente”. Le credenze profonde sono “sono fondamentalmente non attraente” e, tra le credenze di compensazione, vi sono “sono amabile, divertente e interessante”, “sono meritevole di ammirazione”, “le persone sono lì per ammirarmi e io faccio la mia scommessa”, “non hanno il diritto, mi negano quello che mi spetta”.
  • Strategie di coping: usano la drammatizzazione e dimostrano in ogni modo per tenere le persone legate a loro. Quando non ci riescono, credono di essere trattati in modo ingiusto, e provano a ottenere l’approvazione tramite espressioni teatrali di dolore e rabbia: piangono, hanno comportamenti aggressivi, tentano il suicidio, ecc.
  • Emozioni principali: la più prevalente è la gioia, spesso combinata con ilarità e altre emozioni di tono elevato quando riescono a intrattenere con successo le persone. Di solito gli individui istrionici sperimentano un sottofondo di ansia e lieve disforia, che riflette la paura del rifiuto. Quando vengono rifiutati, infatti, la loro emozione può rapidamente cambiare in rabbia o tristezza.

I sintomi della personalità istrionica

Una persona con il disturbo istrionico di personalità si riconosce attraverso i seguenti sintomi:

  • Il disagio provato nei contesti in cui non è al centro dell’attenzione
  • L’interazione con gli altri spesso caratterizzata da un comportamento inappropriato (comportamento seduttivo e/o provocante)
  • L’emotività esageratamente inappropriata, mutevole e superficiale
  • L’uso dell’aspetto fisico come mezzo per attirare l’attenzione su di sè
  • L’eloquio di tipo impressionistico e privo di dettagli
  • L’alta suggestionabilità (sono facilmente influenzabili dagli altri e dalle circostanze)
  • La tendenza a considerare le relazioni più intime di quanto non lo siano realmente
  • Preoccupazione per l’apparenza
  • Comportamenti manipolativi
  • Ipersensibilità alla critica

Quali sono le cause del Disturbo Istrionico di Personalità?

Le cause del disturbo istrionico di personalità, sebbene non siano ancora del tutto chiare, vengono in genere ricondotte a fattori di ordine biologico e psicosociale.

Dal punto di vista biologico, le persone con disturbo di personalità istrionica presentano un temperamento caratterizzato da ipersensibilità e dalla ricerca compulsiva di rassicurazioni e gratificazioni all’esterno. Secondo il punto di vista psicosociale, alla formazione di questo tipo di personalità in età adulta concorrono esperienze precoci di mancanza di cure e di riconoscimento dei bisogni.

Crescono in famiglie che non privilegiano il modo di essere del bambino, rinforzando la credenza che per ricevere le cure necessarie bisogna ricercare l’attenzione e/o sedurre. E’ possibile infine che gli adulti con questa personalità, da bambini, abbiano ricevuto le cure solo quando ammalati, ritenendo le lamentele l’unico modo per ricevere accudimento.

Quali sono le conseguenze del disturbo?

Le persone con disturbo istrionico di personalità desiderano in continuazione stimoli nuovi e hanno la tendenza ad annoiarsi facilmente. Sono spesso intolleranti o frustrate da situazioni che comportano una gratificazione ritardata, e le loro azioni sono spesso indirizzate a ottenere una soddisfazione immediata.

Anche se spesso avviano un lavoro o un progetto con grande entusiasmo, il loro interesse può ridursi in fretta fino all’abbandono dell’obiettivo. Per questa ragione hanno difficoltà a mantenere un lavoro compromettendo la loro carriera. Lo stesso vale per le relazioni a lungo termine nelle quali possono sentirsi trascurati e/o annoiati e far posto all’emozione di una nuova relazione.

Cura del Disturbo Istrionico di Personalità

Gli individui affetti da disturbo di personalità istrionica potrebbero non essere consapevoli della loro condizione fino a quando non si rivolgono a uno specialista per il trattamento di altre problematiche secondarie come la depressione o l’ansia, ad esempio per una relazione fallita.

La Terapia cognitivo comportamentale si è rivelata particolarmente efficace nel trattamento del disturbo istrionico, essendo finalizzata a modificare gli stati mentali (pensieri, emozioni e comportamenti) disfunzionali e maladattivi impiegati dalla persona.

Le persone con disturbo di personalità istrionica potrebbero aver avuto dei genitori non accudenti o in continuo conflitto. Il fatto di essere stati trascurati o considerati solo se malati può aver contribuito alla formazione di credenze intermedie e di base disfunzionali, che saranno oggetto di modifica attraverso opportune tecniche cognitive e comportamentali scelte tra un’ampia serie di strategie, all’interno di una relazione terapeutica solida e collaborativa.

Nello specifico, l’obiettivo è quello di ridurre i pensieri automatici negativi e le credenze, come per esempio non ritenersi in grado di prendersi cura di se stessi, sostituendoli con altri più adattivi e mostrando i costi e benefici nel lungo termine.

Durante la terapia, vengono potenziate le capacità di problem-solving e di assertività mediante tecniche comportamentali per le abilità sociali: il fine è di aiutare le persone con disturbo della personalità istrionica a fronteggiare gli eventi con le proprie risorse e a regolare le emozioni mettendo in opera nuovi schemi comportamentali.

Nello specifico gli aspetti su cui si svilupperà il trattamento sono:

  • Lavorare sulla relazione terapeutica
  • Aumentare la tolleranza alla frustrazione
  • Diminuire le manifestazioni di comportamenti eccessivamente drammatici o aggressivi
  • Ridurre i pensieri catastrofici rispetto a una possibile disapprovazione o perdita di attenzione: l’obiettivo è quello di spostare l’attenzione dal sé alle circostanze mutevoli. Imparare che la critica non viene fatta alla persona in quanto tale ma alle azioni o circostanze del momento
  • Aumentare le abilità sociali incluso il senso di empatia
  • Imparare nuovi modi di entrare in relazione con l’altro evitando atteggiamenti troppo seducenti o provocanti
  • Incrementare le capacità di ascolto dell’altro: imparare a essere spettatore (uditore) e non solo protagonista
  • Aumentare il senso di auto-efficacia e di indipendenza diventando sempre meno sensibili alle attenzioni altrui

Autore/i

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta. Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy). Membro del Beck Institute International Advisory Committee di Philadelphia. È Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora. La Speranza dopo il Trauma (www.ilvasodipandora.org). Socio Fondatore e Vice Presidente di CBT-Italia. Insegna da anni protocolli Mindfulness Based (MBSR, MBCT, Mindful eating, ecc.) È Mindfulness Yoga Teacher ed Expert Yoga Trauma Teacher certificata CSEN e Yoga Alliance®. È autrice di numerosi libri, capitoli di libri e pubblicazioni.

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Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR. Socio AIAMC (Associazione Italiana di analisi e modificazione del comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva.) e membro ISST (International Society of Schema Therapy).

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