- Cos’è la cefalea tensiva?
- Quanto è diffusa la cefalea tensiva?
- Quali sono i sintomi della cefalea tensiva?
- Quali sono le cause della cefalea tensiva?
- Quali sono le conseguenze della cefalea tensiva?
- Come si diagnostica la cefalea tensiva?
- Qual è il trattamento della cefalea tensiva?
- Riferimenti bibliografici
Cos’è la cefalea tensiva?
La cefalea tensiva consiste in una serie di episodi di mal di testa ricorrenti, che durano da 30 minuti a 1 settimana. È la forma più comune di mal di testa. Può manifestarsi con episodi infrequenti, frequenti o cronici, associati o meno a dolore pericraniale.
In passato nota come “cefalea psicosomatica”, la cefalea di tipo tensivo (TTH) viene così definita per sottolineare quella sorta di tensione mentale o muscolare che si presenta in questi mal di testa.
Quanto è diffusa la cefalea tensiva?
La cefalea tensiva ha una prevalenza del 40% nella popolazione generale. Il tipo più frequente di cefalea tensiva ha una manifestazione episodica. Colpisce prevalentemente persone fra i 30 e i 39 anni.
Quali sono i sintomi della cefalea tensiva?
Le persone descrivono il dolore da cefalea tensiva come se indossassero un cappello strettissimo, una stretta bandana o un peso infuocato attorno alla testa. Al contrario dell’emicrania, nella cefalea tensiva il dolore non aumenta con l’attività fisica. Il dolore può presentarsi sia anteriormente che posteriormente, ma nel 90% dei casi è bilaterale. In alcuni casi il mal di testa si accompagna a inappetenza.
Il dolore sperimentato è vissuto solitamente come una tensione o una contrazione, la sua intensità è da media a moderata, si localizza bilateralmente (su entrambi i lati della testa). Inoltre, insieme al mal di testa non si devono presentare sensazione di vomito, nausea, fotofobia o fonofobia (rispettivamente, il fastidio alle luci o ai rumori).
Nella cefalea tensiva possono essere distinte: una forma cronica (CTTH) e una episodica (ETTH).
La forma episodica presenta due sottoforme, frequente e infrequente.
ETTH infrequente | ETTH frequente | CTTH | |
Frequenza dei mal di testa. | Meno di 12 giorni l’anno. | Tra i 12 e i 180 giorni l’anno.
Almeno 10 episodi si verificano più di 1 giorno e meno di 15. giorni al mese, per almeno 3 mesi | Più di 180 giorni l’anno.
Più di 15 giorni/mese per almeno 3 mesi |
Quali sono le cause della cefalea tensiva?
Ad oggi, le cause della cefalea tensiva non sono note. La comunità scientifica è divisa: alcuni studi sostengono che si tratti di una patologia fisica, altri sottolineano una natura più psicologica.
Sappiamo di certo che alcuni fattori contribuiscono a innescare o aggravare i mal di testa:
- Stress
- Mancanza di sonno
- Scarsa alimentazione
- Alcool
- Mestruazioni
Quali sono le conseguenze della cefalea tensiva?
La cefalea tensiva, soprattutto se cronica, può produrre gravi conseguenze sulla salute della persona, influenzandone i livelli di autonomia, la qualità del sonno, i livelli di attività nella vita quotidiana e la salute psicologica.
- Il 74% delle persone con cefalea tensiva riporta qualche forma di difficoltà di vita quotidiana a causa dei mal di testa
- 1 persona su 3 riporta un calo del funzionamento nella qualità del sonno, nei livelli di energia e nel benessere emotivo
- L’ambito meno compromesso è più frequentemente quello lavorativo
- Le persone con cefalea cronica hanno un rischio 3-15 volte più alto di soffrire di un disturbo d’ansia o di un disturbo dell’umore
Come si diagnostica la cefalea tensiva?
La diagnosi di cefalea tensiva è clinica, e non può essere condotta con esami di laboratorio. Solo il colloquio e la raccolta di informazioni cliniche e anamnestiche possono condurre a una corretta diagnosi.
Alcune patologie da escludere, per poter diagnosticare la cefalea tensiva, sono:
- Eccessivo utilizzo di farmaci
- Mal di testa cronico post-traumatico
- Disturbi degli occhi o dei seni facciali
- Disturbi della giunzione temporo-mandibolare
- Ipertensione intracranica idiopatica
- Patologie tumorali
- Disturbi psichiatrici
- Spondilosi cervicale
Qual è il trattamento della cefalea tensiva?
La cefalea tensiva cronica, nel 47% dei casi, si trasforma in episodica anche senza trattamento. Si osserva solitamente un peggior esito nei casi in cui il mal di testa è unilaterale (è sperimentato solo su un lato della testa), se gli attacchi durano più di 3 giorni, se è presente sensazione di nausea concomitante e se la persona abusa di farmaci nel tentativo di gestire il dolore.
Le forme di trattamento seguono un approccio multidisciplinare:
- Terapia fisica: fisioterapia, esercizi di allungamento, posturali, yoga, impacchi freddi, ultrasuoni, manipolazioni e tecniche dirette alla consapevolezza posturale, possono aiutare a disattivare meccanismi di aggravamento del dolore e a rieducare eventuali errori di postura e movimento.
- Farmacoterapia: in molti casi, le persone sottovalutano l’entità dei mal di testa, ricorrendo ad automedicazioni di fortuna tramite farmaci da banco. In un primo momento è quindi necessario regolare l’assunzione dei farmaci utilizzati, in modo da ricorrere alla corretta terapia. Fra i farmaci più impiegati troviamo antidepressivi, miorilassanti, tossina botulinica, Aspirina, ibuprofene, ketoprofene, sedativi, ansiolitici…
- Terapia cognitivo-comportamentale: impiegata per insegnare alla persona tecniche di rilassamento o di Mindfulness, che permettano di rilasciare consapevolmente la contrazione muscolare e l’agitazione che contribuiscono ai mal di testa.
Grazie a un percorso psicoterapeutico cognitivo-comportamentale è poi possibile identificare i pensieri e le credenze che incrementano lo stress aggravando i sintomi. Una parte importante del trattamento consiste nell’imparare a prevenire situazioni e abitudini che non fanno che peggiorare o aumentare il numero di mal di testa (es. saltare i pasti o una scorretta igiene del sonno). Tenere un diario degli episodi di mal di testa può aiutare la persona e il clinico a monitorare l’andamento degli attacchi.
Riferimenti bibliografici
- Ashina S, Mitsikostas DD, Lee MJ, Yamani N, Wang SJ, Messina R, Ashina H, Buse DC, Pozo-Rosich P, Jensen RH, Diener HC, Lipton RB. Tension-type headache. Nat Rev Dis Primers. 2021 Mar 25;7(1):24. doi: 10.1038/s41572-021-00257-2. PMID: 33767185.
- Stovner, L. J., Hagen, K., Jensen, R., Katsarava, Z., Lipton, R. B., Scher, A. I., … & Zwart, J. A. (2007). The global burden of headache: a documentation of headache prevalence and disability worldwide. Cephalalgia, 27(3), 193-210.
- Zwart, J. A., Dyb, G., Stovner, L. J., Sand, T., & Holmen, T. L. (2003). The validity of ‘recognition-based’headache diagnoses in adolescents. Data from the Nord-Trøndelag Health Study 1995-97, Head-HUNT-Youth. Cephalalgia, 23(3), 223-229.