Cosa sono i disturbi del controllo degli impulsi?
La persona con ridotto controllo degli impulsi presenta un’incapacità a inibire o interrompere spinte all’azione e comportamenti che risultano eccessivi, pericolosi, ostili o dannosi per sé e/o per gli altri. Questi comportamenti impulsivi si presentano ripetutamente, in maniera rapida e senza prendere in considerazione le conseguenze di queste azioni. Ciò determina spesso una violazione delle regole e delle norme sociali.
Sintomi dei disturbi del controllo degli impulsi
Possono essere distinte tre categorie di sintomi:
- Sintomi comportamentali: rubare (cleptomania), appiccare incendi (piromania), comportamenti rischiosi e promiscui, comportamenti aggressivi;
- Sintomi cognitivi: pensieri ossessivi, problemi nelle funzioni esecutive, ridotta capacità di concentrazione;
- Sintomi sociali ed emotivi: bassa autostima, isolamento, rapide oscillazioni dell’umore, alti livelli di rabbia, ansia e irritabilità.
La messa in atto dei comportamenti impulsivi è spesso preceduta da una crescita esponenziale della tensione e viene poi seguita da sensazioni di sollievo e di piacere. Si tratta di disturbi comportamentali caratterizzati da un’incapacità a resistere all’impulso di mettere in atto azioni eccessive e dannose per sé e per gli altri, con una ridotta valutazione dei costi e delle conseguenze negative dei propri agiti. Molti di questi comportamenti emergono rapidamente e in maniera non pianificata, portando chi ne è affetto a infrangere spesso le regole. Si tratta quindi di una ridotta capacità di autoregolazione che non consente alla persona di identificare con consapevolezza, tollerare, modificare e gestire i propri stati interni.
I disturbi del controllo degli impulsi sono più comuni nei maschi che nelle femmine e nella maggior parte dei casi si manifestano per la prima volta nell’infanzia o nell’adolescenza. I sintomi causano marcati problemi in ambito sociale, scolastico, lavorativo, finanziario e/o legale.
Cause dei disturbi del controllo degli impulsi
Lo sviluppo di questi disturbi è dovuto alla combinazione di diversi fattori.
Oltre alla presenza di una predisposizione genetica, è stata sottolineata l’importanza del fattore ambientale. La crescita in ambienti caratterizzati da abuso emotivo, fisico e/o sessuale, infatti, può determinare nel bambino una disregolazione emotiva e un ridotto controllo degli impulsi che, nel tempo, contribuiscono alla messa in atto di comportamenti aggressivi e violenti che vengono poi mantenuti. Tali azioni, dunque, rappresentano dei veri e propri tentativi di soluzione volti a ripristinare un senso di controllo e sicurezza, e risultano efficaci per alleviare la sofferenza emotiva sperimentata nel breve termine.
I principali fattori di rischio sono:
- Sesso maschile;
- Predisposizione genetica;
- Uso cronico di alcol e droghe;
- Essere stato vittima di abuso sessuale, fisico e/o emotivo;
- Basso status socio-economico;
- Contesto di crescita che non incoraggia comportamenti prosociali.
Trattamento dei disturbi del controllo degli impulsi
Il trattamento di questi disturbi richiede approcci flessibili che possano includere diverse modalità di intervento e di gestione dei sintomi.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) rappresenta un valido intervento in grado di poter fornire numerose strategie per una migliore regolazione emotiva e per ridurre la messa in atto dei comportamenti impulsivi.
Esiste un programma specifico ed evidence-based per il disturbo del controllo degli impulsi chiamato CBT-ICD (Cognitive Behavior Therapy for Impulse Control Disorders), sviluppato proprio per il trattamento della cleptomania, piromania, gioco d’azzardo patologico e shopping compulsivo. Il programma CBT-ICD prevede interventi di esposizione comportamentale, anche in immaginativo, di ristrutturazione cognitiva delle convinzioni impulsive, la prevenzione delle ricadute e il coinvolgimento dei familiari.
Anche la Dialectical Behavior Therapy (DBT) e lo Skills training aiutano a tollerare il momento, ovvero a tollerare l’esperienza interna delle emozioni, delle sensazioni fisiche, come l’agitazione e l’irrequietezza, e l’urgenza a passare all’azione.
Tra le opzioni farmacologiche, vengono proposti gli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors), ma anche alcuni stabilizzatori dell’umore e antagonisti degli oppioidi.
Riferimenti bibliografici
- Grant, J. E., Donahue, C. B., & Odlaug, B. L. (2011). Treating impulse control disorders: A cognitive-behavioral therapy program: Therapist guide. Oxford University Press. https://doi.org/10.1093/med:psych/9780199738793.001.0001
- Jackson A.H. (2017). Disruptive, impulse-control, and conduct disorders: General systemic properties. In J. A. Russo, J. K. Coker, & J. H. King (Eds.), DSM-5 and family systems (pp. 377-410). Springer Publishing Company.