Disturbo ossessivo compulsivo da relazione

Disturbo ossessivo compulsivo da relazione

Introduzione

Esistono diversi tipi di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) che solitamente prendono il nome dalla tipologia di ossessioni o compulsioni che li caratterizzano.

Anche nella sfera delle relazioni sentimentali, il circolo vizioso ossessione-compulsione può trovare terreno fertile, germogliando nel disturbo ossessivo-compulsivo da relazione (DOC-R).

Porsi delle domande in un rapporto di coppia sull’idoneità della relazione o del/la partner è naturale. Tuttavia, la persona che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo da relazione è costantemente immersa nel dubbio riguardo la possibilità che il/la partner sia quello/a giusto/a o che i sentimenti provati siano abbastanza intensi.

I sintomi: ossessioni e compulsioni

In base alla sintomatologia riscontrata si possono delineare due sottotipi di DOC-R:

  • Focalizzati sulla relazione: la persona è ossessionata da dubbi e preoccupazioni sui sentimenti verso il partner, i sentimenti che il partner ha nei suoi confronti e rispetto alla “qualità” della relazione.
    Questi individui passano molto del loro tempo a pensare “È questa la relazione giusta per me?”, “Questo è vero amore?”, “Amo il mio partner?”, “Il mio partner mi ama davvero?”.
  • Focalizzati sul partner: l’individuo presenta ossessioni rispetto alle caratteristiche fisiche del partner (ad es., “Le sue orecchie sono troppo grandi”), sulle qualità sociali (ad es., “Non è abbastanza socievole”) o aspetti della personalità, come eticità, intelligenza o stabilità emotiva (ad es. “Lei non è abbastanza intelligente”, “Lui è emotivamente instabile”).

In risposta a queste ossessioni la persona mette in atto compulsioni che possono essere mentali e/o comportamentali.

Esempi di azioni mentali compulsive:

  • Confrontare le proprie relazioni con quelle di altre persone, come amici, colleghi o persino personaggi di film romantici o serie televisive
  • Paragonare mentalmente il proprio partner con altre persone attraenti
  • Comparare la relazione attuale con quelle del passato

Esempi di comportamenti compulsivi:

  • Fare sesso con il partner per verificare lo stato di eccitazione ed il coinvolgimento emotivo
  • Mettere alla prova i propri sentimenti flirtando con altre persone
  • Utilizzare siti di incontri per mettersi alla prova rispetto ai sentimenti verso il partner

Le persone con DOC-R hanno delle convinzioni estreme sull’amore “Se non penso sempre al mio partner, probabilmente non è vero amore” ed evitano spesso situazioni sociali, uscite in coppia, film romantici per “tutelarsi” da ossessioni e/o compulsioni. I sintomi del DOC da relazione sono stati collegati anche a significative difficoltà personali (ad esempio ansia o altri sintomi DOC) e/o a difficoltà di coppia (ad es., relazione e insoddisfazione sessuale).

Le cause

Le cause alla base dell’esordio del DOC da relazione possono essere diverse e intrecciarsi tra di loro. Possiamo, però, definire tre cause principali:

  • le credenze disfunzionali che, come scritto precedentemente, portano la persona a reagire ai pensieri in modalità ossessiva e compulsiva;
  • la genetica: vari studi riportano una compresenza del disturbo anche tra i familiari;
  • le esperienze di vita: la nascita di un figlio o il matrimonio possono mettere la coppia a dura prova e far emergere o incrementare i sintomi del DOC-R. Oppure, possono svilupparsi in seguito alla fine di una relazione.

La cura

Il trattamento più indicato è la terapia cognitivo-comportamentale. Terapeuta e paziente lavorano insieme per costruire delle strategie adattive di gestione e riduzione delle ossessioni e compulsioni da relazione.

Attraverso la ristrutturazione cognitiva dei pensieri, delle credenze disfunzionali e l’esposizione con prevenzione della risposta (esposizione a situazioni considerate temute senza attivare le compulsioni) la persona arriverà ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e della relazione di coppia.

In alcuni casi, si può coinvolgere anche il partner al fine di individuare i cicli interpersonali disfunzionali che rinforzano e mantengono i sintomi del DOC-R.

In alcuni studi si è visto, inoltre, come un DOC refrattario possa essere trattato anche con farmacoterapia. I risultati migliori, in questo caso, sono stati ottenuti con un SSRI o con Clomipramina, sempre in combinazione con la terapia cognitivo-comportamentale (Del Casale. A, Sorice. S, Padovano. A, Simmaco. M, Ferracuti. S, Lamis. DA, Rapinesi. C, Sani. G, Girardi. P, Kotzalidis.GD, Pompili. M, 2019).

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