La Dialectical Behavior Therapy (DBT) è un trattamento cognitivo comportamentale che è stato originariamente sviluppato da Marsha M. Linehan, professore di Psicologia Clinica presso la Washington University di Seattle (USA), per il trattamento di persone con diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità (DBP) e con comportamenti cronicamente suicidari ed è oggi riconosciuto come il trattamento psicologico gold standard per questa popolazione. Nel corso degli anni, tuttavia, ha mostrato la sua efficacia su un’ampia gamma di problemi che si manifestano in tutte quelle persone che hanno molta difficoltà nel regolare le proprie emozioni e l’impulsività. L’incapacità nel regolare emozioni quali rabbia, senso di sfiducia negli altri, disperazione, angoscia, spesso vissute come intense, può impedire alla persona di sviluppare rapporti interpersonali stabili e potrebbe determinare, per esempio, aggressività auto o eteroindotta. La ricerca scientifica ha in seguito dimostrato la sua efficacia in una vasta gamma di altri disturbi come dipendenza da sostanze, depressione, disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e disturbi alimentari.
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Il trattamento si compone di tre elementi:
- una terapia di gruppo finalizzata all’acquisizione di competenze specifiche,
- una terapia individuale,
- un servizio di coaching telefonico.
La terapia di gruppo: il gruppo è finalizzato all’acquisizione di competenze specifiche e si focalizza sull’insegnamento di abilità comportamentali quali la Mindfulness, la tolleranza della sofferenza, l’efficacia interpersonale e la regolazione emotiva. Il gruppo è gestito come una classe in cui il leader insegna le tecniche e assegna i compiti a casa affinchè i partecipanti facciano pratica utilizzando le abilità apprese nella loro vita quotidiana. i gruppi si incontrano su base settimanale per circa due ore e mezza ed è previsto da un minimo di 24 settimane a 1 anno di frequenza. Percorsi più brevi che trattano solo un sottoinsieme di competenze sono stati sviluppati per particolari popolazioni e disturbi.
La terapia individuale: Il percorso individuale con un terapeuta specifico mira a tenere alta la motivazione dei pazienti e a stimolarli ad applicare le competenze acquisite nei gruppi alle sfide e agli eventi della vita. La terapia individuale si svolge una volta alla settimana per tutto il tempo in cui il paziente è in terapia e corre parallela alla frequenza del gruppo.
Il coaching telefonico: Il coaching telefonico rappresenta una possibilità per i pazienti di contattare tra le sedute il loro terapeuta individuale per fronteggiare momenti particolarmente critici che si presentino nella vita quotidiana.
Le competenze insegnate in un trattamento Dialectical Behavior Therapy (DBT) sono:
- Competenze di Mindfulness relative cioè alla capacità di essere pienamente consapevoli e presenti nel qui ed ora
- Tolleranza della sofferenza cioè abilità di accettazione del dolore emotivo
- Efficacia interpersonale cioè abilità di chiedere quello che si desidera e capacità di dire di no assertivamente, mantenendo i rapporti con gli altri nel rispetto di sé e dei propri diritti
- Regolazione emotiva cioè capacità di modificare le emozioni disturbanti su cui si desidera intervenire
I quattro moduli di competenze insegnate comprendono due serie di abilità orientate all’accettazione (Mindfulness e tolleranza della sofferenza) e due serie di abilità orientate al cambiamento (efficacia interpersonale e regolazione delle emozioni). Questa sintesi o integrazione degli opposti è alla base dell’ aggettivo “dialettica” che qualifica questo particolare percorso di trattamento cognitivo comportamentale.
I pazienti che ricevono Dialectical Behavior Therapy (DBT) in genere hanno più di un problema che richiede un intervento. In Dialectical Behavior Therapy (DBT) si utilizza una gerarchia di obiettivi di trattamento che aiuta il terapeuta a determinare l’ordine con cui i problemi devono essere affrontati. Gli obiettivi di trattamento in ordine di priorità sono:
- eliminazione di comportamenti potenzialmente letali ossia comportamenti che possono comportare la morte del paziente tra cui tutte le forme di autolesionismo suicida e non suicida, l’ideazione suicidaria, le comunicazioni di suicidio;
- eliminazione di comportamenti interferenti con la terapia: ritardi alle sedute, annullamento appuntamenti, non collaboratività nel perseguire gli obiettivi del trattamento;
- promozione di comportamenti mirati al miglioramento della qualità della vita e alla risoluzione di problemi di relazione, crisi finanziarie o immobiliari, lavorative ecc..
- acquisizione di competenze ovvero l’apprendimento di nuovi comportamenti in grado di sostituire i comportamenti inefficaci e aiutare i pazienti a raggiungere i loro obiettivi.
Il percorso Dialectical Behavior Therapy (DBT) è diviso in quattro fasi di trattamento qualificate tipicamente dalla gravità dei comportamenti dei pazienti:
FASE 1: il paziente è in un profondo stato di prostrazione e il suo comportamento è fuori controllo: vi possono essere tentativi di suicidio, autolesionismo, uso di droghe e alcool, e/o il coinvolgimento in altri tipi di comportamento autodistruttivo. L’obiettivo della fase 1 è quello di aiutare il paziente a riprendere il controllo del proprio comportamento.
FASE 2: il paziente vive una situazione di “quieta disperazione”: il suo comportamento è sotto controllo, ma continua a soffrire, spesso a causa di un trauma passato. L’ esperienza emotiva è inibita. L’obiettivo della fase 2 è quello di aiutare il paziente a transitare da uno stato di quieta disperazione a uno di pienezza emotiva. Questa è la fase in cui viene trattato l’eventuale disturbo post-traumatico (PTSD).
FASE 3: la sfida che il paziente è aiutato a vincere è quella di imparare a vivere: definendo obiettivi di vita, costruendo il rispetto di sé, e trovando la pace nella conduzione di una vita di ordinaria felicità e infelicità, come tutti.
FASE 4: trovare un significato più profondo attraverso una esistenza spirituale. Linehan ha postulato un Piano 4 appositamente per quei pazienti per i quali una vita di felicità e infelicità ordinaria non riesce a soddisfare un ulteriore obiettivo di realizzazione spirituale o un senso di connessione di un tutto più grande. In questa fase, l’obiettivo del trattamento è passare da un senso di incompletezza a una vita che comporta una capacità costante di esperienze di gioia e di libertà.
Per saperne di più
Linehan,M.M., (2014) “DBT Skills Training Manual”. New York: The Guilford Press
Linehan,M.M., (2014) “DBT Skills Handouts and Worksheets”. New York: The Guilford Press
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Linehan,M.M., Tutek,D.A., Heard,H.L., Armstrong,H.E. (1994). Interpersonal outcome of cognitive behavioral treatment for chronically suicidal borderline patients. American Journal of Psychiatry, 151, 1771-1776.
Linehan,M.M., Schmidt,H., Dimeff,L.A., Craft,J.C., Kanter,J., Comtois,K.A. (1999). Dialectical behavior therapy for patients with borderline personality disorder and drug-dependence. American Journal on Addiction, 8(4), 279-292.
Linehan, M.M., Dimeff, L.A., Reynolds, S.K., Comtois, K.A., Welch, S.S., Heagerty, P., Kivlahan, D.R. (2002). Dialectical behavior therapy versus comprehensive validation plus 12-step for the treatment of opioid dependent women meeting criteria for borderline personality disorder. Drug and Alcohol Dependence, 67(1), 13-26.
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Verheul, R., van den Bosch, L.M.C., Koeter, M.W.J., de Ridder, M.A.J., Stijnen, T., van den Brink, W. (2003). Dialectical behaviour therapy for women with borderline personality disorder: 12-month, randomised clinical trial in the Netherlands. British Journal of Psychiatry, 182, 135-140.
Linehan et al. (2006) NIMH 3 Two-Year Randomized Control Trial and Follow up of DBT